Il testo originale di "Lilì Marleen", composto nel 1915 dal poeta tedesco Hans Leip mentre si trovava sotto le armi, fu messo in musica nel 1938 da Norbert Schultze, il quale ne affidò l’interpretazione a Lale Andersen; il disco ebbe inizialmente poca fortuna, tanto che ne furono vendute solo 700 copie.
Nel 1941, dopo l’occupazione tedesca della Jugoslavia, la canzone entrò a far parte della rassegna musicale di radio Belgrado (emittente che trasmetteva programmi riservati alle truppe dell’Afrikakorps schierate in Libia) e in breve tempo riscosse un successo che si può a buon diritto definire universale.
Per il suo carattere antimilitarista il brano fu osteggiato dal ministro della propaganda della Germania nazista Josef Goebbels, il quale tentò, senza successo, di proibirne la diffusione; nel 1943 alla Andersen fu comunque vietata per nove mesi qualsiasi esibizione pubblica.
"Lilì Marleen" fu tradotta in diverse lingue, tra cui l’italiano; riportiamo di seguito la versione curata dal paroliere Nino Rastelli:
«Tutte le sere /sotto quel fanal /
presso la caserma /
ti stavo ad aspettar. /
Anche stasera aspetterò, /
e tutto il mondo scorderò. /
Con te Lili Marleen, /
Con te Lili Marleen. /
Dammi una rosa /
da tener sul cuor /
legala col filo /
dei tuoi capelli d'or. /
Forse domani piangerai, /
ma dopo tu sorriderai. /
A chi Lili Marleen? /
A chi Lili Marleen? /
O trombettiere /
stasera non suonar, /
una volta ancora /
la voglio salutar. /
Addio piccina, dolce amor, /
ti porterò per sempre in cor. /
Con me Lili Marleen, /
Con me Lili Marleen. /
Quando nel fango /
debbo camminar /
sotto il mio bottino /
mi sento vacillar. /
Che cosa mai sarà di me? /
Ma poi sorrido e penso a te. /
A te Lili Marleen, /
A te Lili Marleen. /
Se chiudo gli occhi /
il viso tuo m'appar /
come quella sera /
nel cerchio del fanal. /
Tutte le notti sogno allor /
di ritornar, di riposar. /
Con te Lili Marleen, /
Con te Lili Marleen. /
Tutte le notti sogno allor /
di ritornar, di riposar, /
Con te Lili Marleen, /
Con te Lili Marleen