Nell’ultimo decennio l’interesse verso il gioco delle bocce ha registrato nel Biellese una decisa flessione.
Se fino alla metà degli anni Duemila le associazioni bocciofile presenti in provincia erano più di settanta, con circa milleseicento giocatori tesserati, oggi questi numeri si sono pressoché dimezzati; sono in particolare i giovani a rifuggire questo gioco, ritenuto (a torto) appannaggio dei più anziani.
Riccardo Masserano è stato per lungo tempo l’uomo simbolo del gioco delle bocce sul nostro territorio.
Classe 1927, ha iniziato ad appassionarsi da bambino, frequentando l’oratorio di San Biagio; il passaggio al Circolo Italia ha sancito l’inizio della sua carriera, da giocatore prima, da dirigente poi.
Divenuto consigliere nel 1958, è stato nominato presidente del sodalizio di via Tripoli nel 1970 (succedendo al fondatore Cesare Barbera), carica che ha mantenuto fino al dicembre 2013.
Nel 1976, fortemente sostenuto da Dario Morelli, presidente uscente, ha assunto la guida del Comitato provinciale dell’Unione Bocciofila Italiana, concludendo il suo mandato due anni fa.
Alla luce di quanto poco sopra riportato appare evidente come Riccardo Masserano sia una figura centrale nella storia dello sport bocciofilo nel Biellese (e non solo, se si considera la lunga lista di riconoscimenti di livello nazionale e internazionale di cui è stato oggetto: ci limitiamo a segnalare il Cavalierato al merito della Repubblica, la Croce d’oro e quella d’argento al merito sportivo); degna di menzione è sicuramente l’organizzazione, durante la sua permanenza al vertice del Comitato provinciale, dei mondiali bocciofili under 18 a Biella (settembre 2006) che hanno visto la partecipazione di squadre provenienti da sedici nazioni e sono stati anche l’occasione per inaugurare il nuovo bocciodromo coperto.
Tra le competizioni che appassionano i cultori biellesi del gioco delle bocce c’è sicuramente la Boccia d’oro (la prima edizione risale al 1953), sorta di campionato con partite di andata e ritorno che si disputa attualmente al bocciodromo comunale con una buona presenza di pubblico.
Questa formula è stata introdotta a metà degli anni Settanta; in precedenza, ha ricordato il cav. Masserano, le gare avevano luogo presso le sedi delle varie società partecipanti e spesso la rivalità, l’agonismo, la voglia di vincere erano così accentuate che gli animi dei giocatori e degli spettatori tendevano ad accendersi anche oltre il limite consentito.
Nella sua mente è ancora vivo anche il ricordo delle partite disputate al vecchio bocciodromo di viale Macallè, dove si ritrovavano giocatori provenienti da ogni paese, quasi da ogni frazione del Biellese.
Abbiamo chiesto a Riccardo Masserano cosa sia stato per lui il gioco delle bocce: «Ovviamente è stato passione, è stato impegno ed è stato fonte di molte soddisfazioni. Il gioco delle bocce mi ha soprattutto dato la possibilità di conoscere e di poter contare su validi collaboratori, con i quali è doveroso condividere meriti e riconoscimenti».
FONTI
Intervista dell'autore con il cav. Riccardo Masserano, 08.04.2014