Il fortissimo vento di scirocco che investì il Biellese tra sabato 2 e domenica 3 febbraio 1935, oltre ad abbattere la croce sul Mucrone, provocò ingenti danni su tutto il territorio.
A Biella tre grosse piante dei Giardini Pubblici furono sradicate e diverse altre sfrondate; le corse della linea tramviaria Biella–Oropa rimasero sospese per diverse ore durante la domenica a causa dell’interruzione dell’energia elettrica, provocata dal crollo sui cavi della tettoia della rimessa in cui erano parcheggiate le automotrici; nel tratto Favaro–Oropa alcuni alberi caddero sulle rotaie.
A Oropa una pesante lastra di pietra divelta dal vento colpì, ferendolo gravemente, un turista milanese che dovette essere trasportato in ambulanza al capoluogo lombardo.
Quasi nessun comune del Biellese, da Cossila a Chiavazza, da Ponderano a Occhieppo Superiore, fino a Crocemosso, fu risparmiato: dovunque tetti scoperchiati, vetri infranti, alberi abbattuti.
Una donna, intervistata da "il Biellese", disse che il vento «pareva venisse dall’inferno tanto era caldo e spietato».
Le temperature registrate domenica 3 febbraio furono infatti al di sopra delle medie stagionali: a Biella, intorno a mezzogiorno, il termometro segnò 22 gradi all’ombra, a Oropa raggiunse gli 11 gradi e mezzo.
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